€ 16,00
[ISBN 978 88 7500 051 4]
Questo saggio di Ermete Ferraro sviluppa e completa la ricerca, iniziata nel lontano 1984 con la pubblicazione della Grammatica della pace, indagando una disciplina, la linguistica, fondamentale per un educatore e per un attivista nonviolento che vuole unire nella prassi trasformativa pensiero e azione, la parola che cura e il pensiero che progetta.
Perché l’azione dei movimenti nonviolenti che si oppongono all’oppressione sociale, alla devastazione ambientale e alla guerra diventi più efficace è necessario decostruire il linguaggio dominante e favorire la nascita di una nuova coscienza con un programma costruttivo in cui converga e si unifichi l’impegno per il disarmo, l’ecologia e la pace.
L’autore propone, perciò, una grammatica ecopacifista che orienti l’azione politica ed educativa secondo sei coordinate: nonviolenza – riconciliazione; giustizia – solidarietà; biodiversità – sostenibilità; principi fondamentali utili a sviluppare una visione del mondo che sia biocentrica, rispettosa dell’integrità ambientale e della diversità, solidale con tutti gli esseri viventi, sempre più attenta alla cura della “casa comune”.
In copertina è stata riprodotta l’immagine di una scultura in marmo, conservata nel museo dell’Hermitage a Pietroburgo e attribuita a Lorenzo Lorenzetti, raffigurante un delfino, simbolo universale della salvaguardia dei mari, che riporta a galla un bambino. Ci piace pensarlo non ancora morto, forse uno dei tanti caduti in acqua insieme alla sua mamma nel tentativo di attraversamento del mediterraneo su un barcone. In un mondo di progressiva e crudele disumanizzazione, l’immagine di un delfino molto umano che va per mare a salvare vite, ci sembra attualissima, la più straordinaria metafora del programma costruttivo dell’ecopacifismo qui proposto da Ermete.
Ermete Ferraro è un educatore e attivista nonviolento di lungo corso, un impegno iniziato nel 1972 a Napoli con la sua obiezione di coscienza al servizio militare e lo svolgimento del servizio civile presso la Casa dello scugnizzo, fondata a Napoli da Mario Borrelli. Attualmente è il vicepresidente del Movimento Internazionale della Riconciliazione (MIR).
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